TOUR DELLA BESSANESE
Località:
Valli di Lanzo (TO) e Moncenisio (Francia)
Partenza
e arrivo:
Rif. Cibrario, Ref. Avérole, Rif. Gastaldi
Difficoltà:
EEA
Attrezzatura necessaria: piccozza e ramponi in caso di neve e
ghiaccio nel canalino del Passo del Collerin 3207 m
Effettuato l’ultima volta: 27-28-29/08/2010
Profilo paesaggistico e
curiosità
Tour
di grande interesse sotto il profilo paesaggistico, svolgendosi in valloni
suggestivi dominati dalle imponenti vette di confine, prima fra tutte l’Uja di
Bessanese, ma anche sotto il profilo escursionistico (attraversamento pietraie,
nevai e residui di ghiacciai).
Note sull’itinerario
Il
Tour della Bessanese è percorso circolare sviluppato in ambiente di alta montagna (2200 m – 3200 m) con uno
sviluppo complessivo di 32 km suddiviso in tre tappe.
In
complesso itinerario non difficile che richiede però una preparazione di grado
EEA. Sentiero sempre ben segnato.
1°
TAPPA: Rifugio Cibrario – Colle Sulé – Colle Autaret – Refuge d’Avérole
Località:
Val di Viù e Haute Maurienne
Partenza: Rifugio
Cibrario 2616 m
Arrivo: Refuge d’Avérole 2210 m
Dislivello in salita: 900 m
Dislivello in discesa: 1300 m
Tempo complessivo: 6 h
Profilo paesaggistico e
curiosità
In
salita si percorrono i punti di valico del Colle Sulé e del Colle Autaret, mentre
la discesa si effettua per il selvaggio Vallone della Lombarda, con ottime
vedute sulle montagne di frontiera.
Note sull’itinerario
È
la tappa del tour che richiede più ore, presenta infatti una lunga discesa nel
Vallone della Lombarda.
Salita
Dal
Rifugio Cibrario imboccare la traccia che attraversa tutto il Pian dei Sabiunin
in direzione O, per poi risalire un pendio detrico che porta al bacino glaciale
dove un tempo c’era il Ghiacciaio Bertà. La pendenza si attenua e si giunge in
breve al Colle Sulè 3073 m. La traccia scende l’opposto versante detritico e
per saliscendi raggiunge il Colle Autaret 3072 m, dopo aver superato la
Casermetta e i Laghi d’Autaret.
Discesa
Oltrepassato
il confine, il sentiero supera una zona morenica, per poi incrociare il
Torrente della Lombarda, che si attraversa su un comodo passaggio su tubi di
cemento. Superata la Cabane des Bergers, il sentiero continua a scendere per
poi risalire il pendio erboso che porta al Refuge d’Avérole 2210 m.
2°
TAPPA: Refuge d’Avérole – Passo del Collerin – Rifugio Gastaldi
Località:
Haute Maurienne e Val d’Ala
Partenza: Refuge
d’Avérole 2210 m
Arrivo: Rifugio Gastaldi 2659 m
Dislivello in salita: 1100 m
Dislivello in discesa: 650 m
Tempo complessivo: 5 h
Profilo paesaggistico e curiosità
Il
Passo del Collerin, aperto a 3207 m sulla cresta di frontiera, tra i Denti del
Collerin e il Monte Collerin, è il colle più elevato attraversato da questo
tour. I due ghiacciai italiani (Ghiacciaio del Collerin e Pian Gias) si sono
molto ridotti negli ultimi decenni, ormai sono praticamente inesistenti.
Note sull’itinerario
Tappa
in complesso non difficile, che necessita però l’uso di piccozza e ramponi se
sul versante italiano del Passo del Collerin, caratterizzato da un ripido
canalone, fossero presenti colate di neve ghiacciata. In assenza di neve il
canalone si presenta come un pendio di detriti instabili e non presenta
particolari difficoltà. In presenza di una numerosa comitiva è però
consigliabile scendere a piccoli gruppi, al fine di evitare incidenti dovuti
alla caduta pietre.
Salita
Dal
Rifugio Avérole 2210 m il sentiero risale in
direzione NE su ripidi pendii erbosi, al termine dei quali incomincia la fascia
morenica. Il sentiero prosegue sempre ripido e passa vicino ad alcuni laghi di
fusione, per poi raggiungere il Passo del Collerin 3207 m, dopo una breve
discesa.
Discesa
La
traccia scende per l’opposto versante (la discesa in assenza di neve non
presenta particolari problemi) per poi raggiungere i resti del Ghiacciaio del
Collerin, coperto da detriti, e del Pian Gias, ridotto a una pietraia coperta
da qualche lingua di neve. Giunti al bivio per il Rifugio Gastaldi abbandonare
il sentiero che scende al Pian della Mussa e girare a dx, e con percorso a
saliscendi si raggiunge il Rifugio Gastaldi 2659 m.
3°
TAPPA: Rifugio Gastaldi – Collarin d’Arnas – Colle Altare – Rifugio Cibrario
Località:
Val d’Ala e Val di Viù
Partenza: Rifugio
Gastaldi 2659 m
Arrivo: Rifugio Cibrario 2616 m
Dislivello in salita: 550 m
Dislivello in discesa: 600 m
Tempo complessivo: 3 h
Profilo paesaggistico e
curiosità
È
l’unica tappa del tour che si svolge interamente in territorio italiano, in un
ambiente dominato dalle vette di frontiera, dalla Bessanese alla Croce Rossa.
Sul percorso si tocca il Lago della Rossa 2716 m, il più esteso delle Valli di
Lanzo. Dopo la costruzione della diga negli anni dal 1927 al 1939 il lago è
passato da 250.000 a 500.000 m2, con capacità di oltre 9 milioni di
m3.
Note sull’itinerario
È
la più breve tappa del tour, su ottimo sentiero.
Salita
Il
sentiero scende dal rifugio verso S per un centinaio di metri di dislivello,
per poi risalire l’opposta sponda dopo aver superato un guado. Ignorati i bivi
per il Colle d’Arnas e per il Lago del Crotas si giunge per detriti al Collarin
d’Arnas 2839 m, a breve distanza dal Lago del Collarin. Giunti in vista del
Lago della Rossa 2716 m il sentiero scende fino a raggiungere lo sbarramento,
nei pressi del Bivacco San Camillo. Il sentiero attraversa la diga, poi segue
per un breve tratto lo sterrato che circonda il lago e svolta a sx. Guadato un
ruscello la traccia per pietrame guadagna il Colle Altare 2962 m.
Discesa
Il
sentiero scende per l’opposto versante del colle, prima detritico, poi erboso,
fino a raggiungere il Pian dei Sabiunin, dove sorge il Rifugio Cibrario 2616 m.