CROCE ROSSA 3566 m
Località: Valli di Lanzo, prec. Val di Viù Partenza e arrivo: Rifugio Cibrario 2616 m Dislivello: 950 m Tempo di salita: 1h 45’ Difficoltà: EE; F con neve Ultima salita effettuata: 28/08/2013 Traccia gps: gpx
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Note
Posta a 3566 m sulla cresta di confine tra Italia e Francia, per la facilità d'accesso della via normale, la Croce Rossa è la punta più salita dal Rifugio Cibrario. La prima ascensione porta la firma di Antonio Tonini, che raggiunse la vetta della Croce Rossa nel 1857, risalendo il versante S-O.
Il nome "Croce Rossa" è dato dalla strana nervatura cruciforme rossastra che si trova sulla parete S-O, ben visibile dai Laghi del Peraciaval.
Il percorso qui relazionato è quello della via più facile per salire in punta, pressappoco la via intrapresa dal primo salitore.
Attrezzatura necessaria
Sebbene in assenza di neve la salita sia escursionistica, in condizioni di neve residua o ghiaccio occorre portare con sé piccozza e ramponi. Consigliabile il casco poiché alcuni tratti di salita dal Colle della Valletta alla punta possono essere soggetti alla caduta di pietre.
Salita
Da dietro al Rifugio Cibrario imboccare il ripido sentiero che sale in direzione N-O ai Laghi del Peraciaval 2762 m. Superato un primo tratto ripido con bella vista sul Pian dei Sabiunin, il pianoro dove sorge il rifugio, la pendenza si attenua giungendo al primo dei laghi. Guadare l'emissario e continuare lungo il sentiero ben marcato, che risale ripido il versante posto a Nord-Est rispetto ai laghi. Dopo una svolta a destra, la pendenza si attenua e si giunge al Colle della Valletta 3207 m, aperto tra la Croce Rossa e le Punte di Peraciaval (55'). Di qui in poi il sentiero lascerà il posto ad una traccia segnata da ometti. Dal colle piegare dunque a destra (N) imboccando la traccia che taglia in diagonale il versante S-O della Croce Rossa. Giunti ad una fascia di placconate rocciose, poco prima dei resti di un nevaio, la traccia la risale tenendosi sulla destra (porre qualche attenzione in condizioni di scarsa visibilità in quanto in questo tratto gli ometti si fanno più rari). Superate le facili placconate rocciose, la traccia risale il ripido pendio di sfasciumi giungendo sulla cresta che sale dal Colle della Valletta, a pochi metri dalla vetta (1h 40' dal Rifugio Cibrario).
Discesa
Per la via di salita.
Se giunti alla base delle placconate rocciose si avvertono delle scariche di pietre (la zona non è molto soggetta tale fenomeno, ma con alcune condizioni è possibile che sussista questo problema) è consigliabile abbandonare la traccia percorsa in salita, scendendo direttamente sul Glacier de la Vallettaz, risalendo poi per neve e detriti al Colle della Valletta, da cui al Rifugio Cibrario come relazionato in salita (1h 5').
Galleria fotografica
Cartina del percorso
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