MONTE ROSSO D'ALA 2763 m
Località: Valli di Lanzo (TO), prec. Val
d’Ala Partenza
e arrivo: Ala di
Stura, loc. La Fabbrica 1006 m Dislivello: 1800 m Tempo
di salita: 4 h 30’ –
5 h Difficoltà: EE Attrezzatura
necessaria: la
classica dell’escursionismo Ultima
salita effettuata:
04/08/2014 Traccia
gps: gpx |
Note
Il percorso si svolge alle pendici e sale in vetta al Monte Rosso d’Ala 2763 m, dal caratteristico colore rosso della roccia abbondante di ferro, estratto nelle miniere poste alle sue pendici. Esse furono sfruttate fin dal 1800, data a cui risale anche la costruzione della mulattiera che dalle miniere arrivava fino alla Fabbrica, località di Ala di Stura (per ulteriori informazioni sulle miniere vedi ‘Miniere del Radis’). Il primo tratto del canalino adducente al colle è ricoperto da una distesa di aglio selvatico. Ottimo il panorama sui monti della valle.
Il tratto di sentiero che va dalla Fabbrica al bivio con quello che sale dal Rifugio Karfen è in gran parte abbandonato e invaso dalla vegetazione; è dunque opportuno percorrerlo solo se si ha la certezza che è stato recentemente pulito, altrimenti prendere la strada per il Rifugio Karfen (indicata dalla traccia gps). Il percorso va intrapreso solo con la garanzia di bel tempo e soprattutto senza nebbia (la zona è molto soggetta a quest’ultimo fenomeno), poiché dal ponte sopra l’Alpe Radis fino al colle la traccia scompare e bisogna basarsi solo su pochissimi ometti (questo tratto è frequentato molto raramente).
Accesso automobilistico
Da Torino prendere la “direttissima delle Valli di Lanzo” (altrimenti nota come SP1), superando Venaria Reale, per poi costeggiare la tenuta de La Mandria e superare i comuni di Robassomero, Fiano e Cafasse; in seguito all’attraversamento del traforo costruito nei pressi di Lanzo, si giunge all’imbocco delle Valli di Lanzo. In alternativa sempre da Torino si può passare per Caselle, Ciriè, Nole, Mathi, Lanzo e Germagnano; superato l’abitato di quest’ultimo ad una rotonda si incontra il percorso precedente. Da qui proseguire sulla sinistra idrografica della valle, ignorando il bivio per la Valle di Viù. Superato il comune di Pessinetto, ignorare la diramazione che a sinistra porta a Mezzenile e, poco oltre, ad un semaforo, quella che a destra per la Val Grande, proseguendo diritto. Da qui continuare a percorrere la carrozzabile superando Ceres, Voragno, Bracchiello; prima di arrivare alle abitazioni di Ala di Stura, si incontra una strada asfaltata che scende sulla sinistra, diretta alla località la Fabbrica: imboccarla e lasciare l’auto in un parcheggio posto nei pressi della stazione della funivia, non distante da un ponte che attraversa la Stura.
Salita
Dalla Fabbrica, come anticipato nelle note, si possono intraprendere due vie di salita:
a) Sentiero diretto al Lago Lusignetto (più veloce ma per lo più invaso dalla vegetazione, consigliabile solo se si ha la certezza che sia interamente percorribile)
Dalla Fabbrica salire per una ripida strada e prendere il sentiero che sale a destra nel bosco (cartello per il Lago Lusignetto). Questo tratto molto piacevole si svolge in un bellissimo bosco di faggi. Finito il bosco si arriva in un pascolo, dove il sentiero è invaso in estate inoltrata dalla vegetazione (erba, ma soprattutto rovi e ortiche), che ne rende difficile il percorso. Si incontra l’Alpe Sapè 1340 m, l’Alpe Lusignetto Est 1651 m e l’Alpe Colau 1815 m, tutte disabitate. Superata un’ultima rampa si arriva all’incrocio con il sentiero proveniente dal Rifugio Karfen.
b) Strada sterrata passante per il Rifugio Karfen (percorso più lungo e meno interessante, però sempre percorribile)
Dalla Fabbrica salire per una ripida strada sterrata e svoltare in seguito a sinistra, risalendo la carrareccia diretta a Belfè. Giunti nei pressi delle abitazioni, svoltare a destra, percorrendo la sterrata che tortuosa giunge a Pian Belfè (in questo tratto è possibile, soprattutto in discesa, accorciare il percorso usufruendo di alcune tracce non segnate che risalgono direttamente i campi). Da Pian Belfè risalire la pista di discesa scendente dal Rifugio Karfen; ignorando le varie diramazioni laterali si giunge con percorso faticoso al rifugio, ormai diroccato. Proseguire lungo la strada fino al suo termine, dove diventa sentiero e raggiunge in breve l’incrocio con il sentiero descritto nel punto a).
Trascurare la diramazione che prosegue verso il Lago Lusignetto e seguire quella per l’Alpe Radis. Salire in diagonale verso un grosso masso erratico dove inizia la pittoresca conca dell’Alpe Radis o Radice 2155 m, circonda da sinistra dal Torrione Mazzucchini, da Cima la Rossa e sulla destra dal Monte Rosso d’Ala. È da questo sito che la mulattiera lastricata è visibile. Non seguire la mulattiera ma tenersi sul costone di destra, per incrociarla di nuovo alla fine di quest’ultimo (questa variante fa evitare un lungo giro verso sinistra). Si attraversa un ponte di pietra e, lasciato il sentiero che porta alle miniere girare a destra per un’esile traccia che in breve sparisce. Tenersi quindi a sinistra del canalino scendente dal Colletto del Monte Rosso 2590 m, dominato a Nord da un dentino roccioso. Seguendo i rarissimi ometti scegliere la via migliore per il passo, ora su erba, poi su pietrame e sfasciumi, si risale il ripido e scosceso canalino che porta al valico (4 h 10’). Girare quindi a destra (Nord) e salire la ripida cresta, seguendo qualche ometto e le tacche sbiadite di minio. Superato un facile passaggio roccioso si aggira il dentino posto sopra al colle, poi ancora pietrame e rocce portano ad una anticima e da questa alla vetta (4 h 30’ - 5 h da Ala).
Per la via di salita (3 h 45’).
Galleria fotografica
Cartina del percorso
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