GIRO DEL VISO
Località: Mon
Viso
Partenza e arrivo: Pian del Re 2020 m,
Rif. Quintino Sella 2640 m, Rif. Vallanta 2450 m
Difficoltà: EE
Attrezzatura
necessaria:
la classica dell’escursionismo
Effettuato l’ultima volta: 22-23-24/07/11
Note
È
un classico tra i tour delle Alpi Occidentali, non può mancare nel curriculum
dell’escursionista. Il percorso si svolge in ambienti di medio - alta montagna
alle pendici del massiccio del Mon Viso, che sovrasta
l’itinerario con i suoi 3841 m della Punta Trieste.
Il
Giro del Viso è percorso circolare sviluppato in ambiente di medio - alta
montagna, sempre su sentieri ben segnalati e battuti.
1° TAPPA: Pian del Re 2020 m – Rif. Quintino Sella 2640 m
Località: Monviso
Partenza: Pian del Re 2020 m
Arrivo: Rif. Quintino Sella
2640 m
Dislivello in salita: 620 m
Tempo di salita: 2 h 30’
Note
La
prima tappa del Giro ha come partenza il famoso Pian del Re, reso celebre dalla
presenza della sorgente del fiume Po, il fiume
italiano di maggior lunghezza.
La
prima tappa è solo di avvicinamento.
Salita
Dal
Pian del Re imboccare il sentiero che parte alla fine del parcheggio e che in
breve porta al Lago Fiorenza 2113 m; superatolo si continua sul sentiero ben
segnalato e battuto fino a giungere in vista della struttura del
Rif. Quintino Sella 2640 m costruito sopra il Lago Grande del Viso 2590 m, di notevoli dimensioni.
2° TAPPA: Rifugio Quintino Sella 2640 m – Rifugio Vallanta 2450 m
Località: Monviso
Partenza: Rifugio Quintino Sella 2640 m
Arrivo: Rifugio Vallanta 2450 m
Dislivello in salita: 750 m
Dislivello in discesa: 750 m
Tempo complessivo: 5 h
Note
Il Rifugio Vallanta 2450 m, di recente costruzione, sostituisce il
vecchio Rifugio Gagliardone ed è caratterizzata da un
tetto ad un solo spiovente.
Facile
tappa su sentieri ben segnalati; la salita nel Vallone di Vallanta
si effettua per una carrareccia.
Discesa
Dal
rifugio scendere fino a raggiungere i Laghi della Pellegrina 2535 m; il
sentiero continua in piano per poi riprendere a salire raggiungendo il Passo Gallarino 2727 m e poi il Passo di San Chiaffredo 2764 m.
Scendere l’opposto versante per buon sentiero; ignorato il bivio per il Bivacco
Bertoglio continuare a scendere fino a raggiungere il
Torrente Vallanta, che si attraversa su di un ponte.
Salita
Risalire
il Vallone di Vallanta seguendo una strada sterrata
passando vicino alle Grange Soulieres 1932 m, alle
Grange del Rio 1988 m, e al Gias d’Ajaut 2036 m fino a giungere al Rifugio Vallanta
2450 m, dove
è presente un ironico termometro a corda.
3° TAPPA: Rifugio Vallanta 2450 m – Buco
di viso – Rifugio Giacoletti 2741 m – Pian del Re
2020 m
Località: Monviso
Partenza: Rifugio Vallanta 2450 m
Arrivo: Pian del Re 2020 m
Dislivello in salita: 1000 m
Dislivello in discesa: 1200 m
Tempo complessivo: 6 h
Note
È
l’unica tappa dell’intero giro che porta l’escursionista in terra francese. Il
rientro in terra italiana si effettua per il celebre Buco
di viso 2882 m (vedi “Note storiche”), posto sotto il Colle delle Traversette 2950
m. Per percorrerlo è consigliabile munirsi di frontale.
Caratteristico
è inoltre il Sentiero del Postino, mezzacosta che porta al Rifugio Giacoletti 2741 m, tagliando un ripido pendio erboso e
passando per alcuni facili passaggi rocciosi, facilitati da corde fisse e
scalini di ferro.
È
l’unica tappa del giro adatta a soli escursionisti esperti, poiché comporta
l’attraversamento di pietraie, nevai e tratti esposti ma
attrezzati a dovere.
Note storiche
Il
Buco di viso, realizzato per volere del Marchese di Saluzzo Ludovico II tra il
1475 e il 1480, vanta il primato di essere il primo traforo alpino. L’opera venne commissionata al fine di rendere più agevole,
soprattutto durante il periodo invernale, il passaggio alle carovane di muli
carichi di sale e altri prodotti, tra cui le acciughe, importati dalla Francia
al fine di essere venduti in Piemonte e nel resto della Pianura Padana. Un
documento dell’epoca riporta che per la sua realizzazione furono impiegati
ferro, fuoco e aceto: la roccia veniva prima
riscaldata, poi bruscamente raffreddata, provocando uno shock termico che la
rendeva più vulnerabile ai colpi inferti con le mazze. Il Buco di viso divenne
ben presto un nodo cruciale della cosiddetta “via del sale”, via di commerci
che partiva dalla Provenza per giungere fino agli abitati della Pianura Padana.
Il Buco di viso acquistò il titolo di meta turistica ed escursionistica quando venne definitivamente riaperto dal CAI nel 1907.
Percorso
Dal
rifugio il sentiero risale il Vallone di Vallanta, portandosi
sopra al vecchio Rifugio Gagliardone, fino a
raggiungere l’insellatura del Passo di Vallanta 2811
m. Scendere sull’opposto versante per pietraie intercalate da lingue di neve,
fino a raggiungere, ora su terreno erboso, il Refuge Mont-Viso 2469 m. Dopo un tratto pianeggiante il sentiero ritorna a salire
fino a raggiungere la rampa adducente al Colle delle Traversette, sotto al
quale si trova l’imboccatura del Buco di viso 2882 m. Infilarsi senza zaino
nella stretta entrata, poi l’altezza del traforo aumenta e senza particolari
difficoltà si esce alla luce del sole, dall’altra parte della montagna (se la
neve impedisse l’accesso al buco è conveniente passare dal Colle delle
Traversette 2950 m). Scendere sull’opposto versante e al bivio col Pian del Re
imboccare il sentiero diretto al Rifugio Giacoletti,
fino a incontrare il Sentiero del Postino, che con saliscendi porta al suddetto
rifugio. Da qui scendere al Pian del Re 2020 m, passando o
dal Lago Fiorenza 2113 m (sentiero più lungo ma meno ripido) o dal Lago
Superiore 2313 m (sentiero più corto ma più ripido).
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