CIMA AUTOUR 3021 m
Località: Valli di Lanzo, prec. Val d’Ala Partenza e arrivo: Grange della Mussa 1761 m Dislivello: 1400 m Tempo di salita: 4 h 30’ Difficoltà: EE Attrezzatura necessaria: la classica dell’escursionismo Ultima salita
effettuata:
10/08/2013 Traccia gps: gpx |
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Note
Posta a 3021 m lungo lo spartiacque tra la Val d’Ala e il Vallone d’Arnas, meta per lo più scialpinistica, la Cima Autour è una montagna poco frequentata durante la stagione estiva, come si può intuire leggendo il libro di vetta posto all’interno dell’ometto eretto in cima. L’ambiente selvaggio e pittoresco in cui si svolge la salita e il grandioso panorama di cui si può godere dalla cima ricompensano ampiamente la fatica.
Com’è già stato anticipato, l’itinerario è ben poco frequentato, soprattutto il tratto che dal Colle delle Pariate 2570 m porta alla vetta: infatti dal colle in poi si deve percorrere una lunga distesa di pietrame seguendo i rari ometti eretti al fine di indicare il percorso migliore. Salita non difficile, che richiede però un buon senso dell’orientamento e una marcia sicura su pietraie e brevi lingue di neve. Da affrontare solo con certezza di bel tempo, sconsigliabile in caso di nebbia se non si conosce bene la zona.
Accesso automobilistico
Da Torino prendere la “direttissima delle Valli di Lanzo” (altrimenti nota come SP1), superando Venaria Reale, per poi costeggiare la tenuta de La Mandria e superare i comuni di Robassomero, Fiano e Cafasse; in seguito all’attraversamento del traforo costruito nei pressi di Lanzo, si giunge all’imbocco delle Valli di Lanzo. In alternativa sempre da Torino si può passare per Caselle, Ciriè, Nole, Mathi, Lanzo e Germagnano; superato l’abitato di quest’ultimo ad una rotonda si incontra il percorso precedente. Da qui proseguire sulla sinistra idrografica della valle, ignorando il bivio per la Valle di Viù. Superato il comune di Pessinetto, ignorare la diramazione che a sinistra porta a Mezzenile e, poco oltre, ad un semaforo, quella che a destra per la Val Grande, proseguendo diritto. Da qui continuare a percorrere la carrozzabile superando gli abitati di Ceres 713 m, Ala di Stura 1075 m, Balme 1432 m e le loro numerose frazioni. La strada prosegue ripida e tortuosa sino a giungere al Pian della Mussa; di qui proseguire quasi in piano sino alle Grange della Mussa 1761 m, dove si lascerà l’auto.
Salita
Posteggiata l’auto nei pressi delle Grange della Mussa 1761 m, attraversare la Stura grazie ad un ponte, arrivando nei pressi delle bianche costruzioni di Villa Sigismondi. Da qui ignorare il sentiero che prosegue in falso piano verso Est, per imboccare la traccia che sale sulla destra (bivio poco visibile in presenza di vegetazione rigogliosa). Dopo una breve salita si incontra un secondo bivio: trascurare la diramazione di destra e proseguire sulla sinistra. Il sentiero risale il ripido e scivoloso pendio ricoperto da ontani posto a Sud del Pian della Mussa, sino a giungere al Piano Saulera, seguito a breve distanza dalle baite omonime 2095 m. Superato l’alpeggio, il sentiero continua a salire negli ontani, raggiungendo un secondo pianoro dominato a sinistra dalle lisce placconate discendenti dalla Punta delle Serene. Superatolo, il sentiero riprende a salire giungendo al Pian degli Alamant 2426 m, ricco di acqua, ultimo punto della salita raggiunto da sentieri. Abbandonare il sentiero diretto al Passo delle Mangioire e piegare a sinistra (Est) in direzione del Colle delle Pariate. Seguendo qualche ometto si giunge alla base del canalone adducente al suddetto passo (in alternativa si può arrivare sin qui piegando a sinistra poco prima di arrivare al Piano degli Alamant, passando alla base di un piccolo dosso erboso). Risalire il canalino di erba e detriti sino a quando si biforca: imboccare una delle due ramificazioni (forse consigliabile quella di sinistra) sino a raggiungere l’insellatura del Colle delle Pariate 2570 m (1 h 30’). Dal colle proseguire in direzione Sud-Est superando l’avvallamento detritico posto dinanzi ad esso, sino a giungere sul filo di un alto salto roccioso. Salire seguendo il suo profilo in direzione Sud-Ovest. Al suo termine risalire ancora per breve tratto la pietraia, poi proseguire in leggera discesa superando alcuni valloncelli di pietrame e rocce montonate solcati da eventuali ruscelli di fusione. Davanti a noi si presenta un imponente contrafforte discendente dalla Punta Lucellina: bisognerà aggirarlo passandogli alla base. Continuare quindi a scendere puntando alla base del contrafforte appena citato, giungendo nei pressi di un grosso ometto che indica il punto più comodo per superarlo. Superato il contrafforte, risalire il vallone diretto al Passo Casset seguendo il percorso più comodo indicato dagli ometti. Percorrerlo per breve tratto stando a destra, poi risalire la parte opposta, sino a giungere a delle facili placconate rocciose, che si superano con un percorso a zig-zag. Giunti in bella vista del Passo Casset, non risalire l’ultima parte del valloncello adducente al colle, bensì svoltare a sinistra (Sud-Est) in direzione della vetta. Giunti ad una conca, continuare a risalire il pendio detritico; piegare in seguito a destra, in direzione della cresta che dal Passo Casset risale alla cima, incrociandola poco sopra a delle piccole balze rocciose. Risalire infine la cresta sino a giungere in vetta alla Cima Autour 3021 m (3 h dal Colle delle Pariate, 4 h 30’ dal Pian della Mussa).
Discesa
Per l’itinerario di salita (3h 40’).
Se giunti al Colle delle Pariate 2570 m si ha ancora un po’ di tempo, è consigliabile salire anche sulla vicina Punta delle Serene 2643 m.
Galleria fotografica
Cartina del percorso
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