3 Giorni nell'Alta Val di Viù:
Croce Rossa (Cresta Ovest non integrale e Via Normale)
Punta Nord di Peraciaval
Punta Sulè (Cresta Nord e Via Normale)
Località: Valli di Lanzo, prec. Val di Viù Partenza e arrivo: Lago di Malciaussia 1805 m Difficoltà: F+ Attrezzatura necessaria: vedi note Effettuato l'ultima volta: 03-04-05/09/2016 Traccia gps: gpx |
Note
Appagante percorso di 3 giorni nell'alta Val di Viù, che porta a salire tre vette oltre i 3000: Punta Croce Rossa 3566 m, Punta Nord di Peraciaval 3242 m e Punta Sulè 3384 m. Tratti si svolgono su terreno non segnalato e poco battuto, in parte un po' esposti.
Attenzione: l'itinerario è stato effettuato a fine stagione e senza neve nè ghiaccio: difficoltà, attrezzatura necessaria e relazione sono relative a tali condizioni.
Da affrontare con garanzia di bel tempo ed assenza di nebbia, soprattutto per il secondo e terzo giorno.
Attrezzatura necessaria
Per fine stagione è sufficiente la classica attrezzatura per l'escursionismo ed una piccozza, da portare per precauzione. Consigliabile anche il casco.
 
Accesso automobilistico
Da Torino prendere la 'direttissima delle Valli di Lanzo' (altrimenti nota come SP1), superando Venaria Reale, per poi costeggiare la tenuta de La Mandria e superare i comuni di Robassomero, Fiano e Cafasse; in seguito all'attraversamento del traforo costruito nei pressi di Lanzo, si giunge all'imbocco delle Valli di Lanzo. In alternativa sempre da Torino si può passare per Caselle, Ciriè, Nole, Mathi, Lanzo e Germagnano; superato l'abitato di quest'ultimo ad una rotonda si incontra il percorso precedente. Da qui si dovrà a breve svoltare a sinistra, seguendo le indicazioni per la Valle di Viù. Proseguire lungo essa fino al termine.
Prima tappa
Partenza: Lago di Malciaussia 1805 m Arrivo: Rifugio Cibrario 2616 m Dislivello in salita: 800 m Tempo di salita: 3 h Difficoltà: E |
Note
La prima tappa di tale percorso si svolge lungo il Sentiero Italia e porta al Rifugio Cibrario 2616 m.
 
Salita
Parcheggiata la vettura al Lago di Malciaussia, tornare per breve tratto indietro lungo la carrozzabile, superare le entrate di due gallerie ed una centralina di rilevazione, poi imboccare il sentiero che nasce sulla sinistra (indicazioni per Rifugio Cibrario). Il primo tratto del sentiero (Sentiero Italia, gta) è in falsopiano e segue la Deucaville costruita dall'Enel per i lavori di costruzione della diga del Lago della Rossa. Alcuni tratti un po' esposti sono facilitati da corde fisse. Incontrato il sentiero che sale da Margone al rifugio, svoltare a sinistra percorrendolo in salita. In seguito ad un bivio proseguire diritto. Il sentiero prosegue entrando nel vallone dove scorre il Rio Peraciaval. Attraversato il corso d'acqua usufruendo di un ponte, il sentiero risale tortuosamente la ripida sponda opposta. Giunti nei pressi del roccione denominato Roc d'la Veja, che non si deve però raggiungere, la pendenza si attenua, e si entra nel pittoresco Pian dei Sabiunin, dove sorge il Rifugio Cibrario 2616 m.
Seconda tappa
Partenza e arrivo: Rifugio Cibrario 2616 m Dislivello: 1200 m Tempo totale: 6 h 30' Difficoltà: F+ |
Note
La seconda tappa porta a toccare due tremila delle Valli di Lanzo: la Punta Nord di Peraciaval 3242 m e la Punta Croce Rossa 3566 m. Mentre la prima non presenta particolari difficoltà, per la seconda si propone un piccolo anello, salendo lungo la Cresta Ovest da un colletto posto circa a quota 3340 m e scendendo per la via Normale. La salita al colletto è su terreno ripido ed poco stabile, con alcuni passaggi su roccia non compatta e sporca da sfasciume: in alternativa è consigliabile salire e scendere lungo la via Normale (in tal caso la difficoltà scende ad EE in assenza di neve).
 
Percorso
Da dietro al Rifugio Cibrario imboccare il ripido sentiero che sale in direzione N-O ai Laghi del Peraciaval 2762 m. Superato un primo tratto ripido con bella vista sul Pian dei Sabiunin, il pianoro dove sorge il rifugio, la pendenza si attenua giungendo al primo dei laghi. Guadare l'emissario e continuare lungo il sentiero ben marcato, che risale ripido il versante posto a Nord-Est rispetto ai laghi. Dopo una svolta a destra, la pendenza si attenua e si giunge al Colle della Valletta 3207 m, aperto tra la Croce Rossa e le Punte di Peraciaval.
Scendere l'opposto versante seguendo la traccia che porta al Rifugio Averole, poi, circa a quota 3060 m, abbandonarla e piegare tosto a destra (Nord-Est) puntando ad un evidente colletto della cresta Ovest. Risalire seguendo dei rari ometti, scegliendo il percorso migliore. Il terreno non è dei migliori: sfasciume poco compatto, brevi passaggi rocciosi (circa II grado) su roccia non di buona qualità e sporca da terra e detriti. Giunti al colletto, risalire la cresta svoltando a destra. Superato un primo tratto di sfasciumi, aggirare un torrione tenendosi sulla parte del Colle della Valletta (destra). In seguito tenersi pressoché sul filo della cresta, toccando l'anticima Ovest, poi, sempre lungo la cresta, a tratti affilata, si tocca la vetta, ottimo punto panoramico.
Scendere lungo la via Normale seguendo la traccia che parte poco oltre la vetta. Un primo tratto di sfasciumi, poi si incontrano delle facili placconate rocciose, che si superano seguendo alcuni ometti, poi ancora sfasciume e si raggiunge il Colle della Valletta.
Salire la cresta che porta in pochi minuti alla Punta Nord di Peraciaval, buon punto panoramico.
Scendere nuovamente al colle e poi al rifugio seguendo l'itinerario di salita.
Terza tappa
Partenza: Rifugio Cibrario 2616 m Arrivo: Lago di Malciaussia 1805 m Dislivello in salita: 800 m Dislivello in discesa: 1600 m Tempo totale: 6 h Difficoltà: F |
Note
L'ultima tappa del percorso porta in vetta alla Punta Sulè 3384 m, salendo per la cresta Nord e scendendo per la via Normale al Lago di Malciaussia. La cresta si risale senza percorso obbligato per terreno instabile formato sfasciumi, detriti e brevi passaggi rocciosi su roccia poco compatta (difficoltà valutabili intorno al I+, anche se dipende molto da dove si passa). La discesa lungo la via Normale è classificabile con difficoltà EE.
 
Percorso
Dal Rifugio Cibrario 2616 m attraversare verso Ovest il Pian dei Sabiunin, seguendo il percorso del Tour della Bessanese diretto al Colle Sulé. Alla fine del pianoro il sentiero sale per detriti lasciando sulla sinistra una lingua di neve, per poi attraversarla diagonalmente e risalire il pendio di sfasciumi sovrastante. Circa a quota 2920 m la pendenza cambia: ignorare gli ometti sulla sinistra che portano al Lago Bertà, e proseguire lungo il percorso del Tour della Bessanese. Prima di raggiungere il Colle Sulè abbandonare il sentiero e svoltare a sinistra, per poi risalire un canalino sulla destra che porta sopra al primo torrione della Cresta Nord di Punta Sulè. Risalire dunque la cresta di sfasciumi, cercando il passaggio migliore (il percorso è segnato da alcuni ometti). Circa a quota 3290 m tenersi sulla destra al fine di evitare alcuni salti rocciosi, poi per rocce e placconate si giunge sulla cresta che arriva dalle vette della Lera, a breve distanza dalla Punta Sulè (3 h).
Dalla cima scendere l'opposto versante (in pratica si deve passare dall'altra parte dell'ometto di vetta) seguendo una traccia abbastanza evidente e segnata da ometti; prima per sfasciume, poi, intorno ai 3050 m, per pendii erbosi. A quota 2730 m si incontra un bivio: tenersi in basso puntando ad una conca erbosa. Attraversare la conca in direzione Sud-Est, poi ad un bivio tenersi sulla destra, passando vicino ad un buon punto panoramico segnato da un ometto di pietre. Ad un nuovo bivio (circa a quota 2570 m) svoltare a destra. Il sentiero prosegue tortuoso fino al Lago di Malciaussia.
Galleria fotografica
Cartina del percorso
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